mercoledì 6 gennaio 2010

Cascetta al Vanvitelli incontra i vertici del Pd di Caserta



L'assessore ai Trasporti ricevuto da Iodice, Graziano e Stellato

L’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, ha incontrato a Caserta gli amministratori locali del Partito Democratico.L’appuntamento alle ore 17.30 al Grand Hotel Vanvitelli. Cascetta ha discusso della necessità e delle priorità d’azione per l’elaborazione di una piattaforma programmatica del PD, che ponga il territorio casertano al centro della pianificazione regionale. Sono intervenuti tra gli altri, il coordinatore provinciale, Enzo Iodice, l'onorevole Stefano Graziano, il consigliere regionale Giuseppe Stellato. (www.pdcaserta.it)
Di seguito gli interventi dei convenuti e dello stesso Assessore:

Introduce il segretario provinciale del Pd Enzo Iodice:
"L’assessore Cascetta ha lasciato numerosi segni durante il suo assessorato sul territorio di Caserta, a nome del Pd lo ringraziamo di cuore. Questo governo regionale ha affrontato numerose situazioni emergenziali nel corso del suo mandato, tra le varie iniziative non sono mancati interventi importanti destinati allo sviluppo e Cascetta è di certo stato un protagonista di questi eventi. Oggi è qui per fare un punto della situazione, ci prepariamo ad una impegnativa campagna elettorale. Stiamo costruendo un progetto di governo che vuole vedere la Campania come volano di economia e sviluppo.
L’assessore Cascetta ci illustrerà dunque il suo progetto per il futuro della Regione.

Saluta la platea il sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti.Segue l'intervento del deputato Stefano Graziano:
"Come ogni amministrazione anche questo governo ha avuto le sue luci e le sue ombre ma  crediamo che Ennio Cascetta rappresenti una luce, il migliore assessore regionale ai trasporti  d’Italia, non è un complimento per la sua presenza in questo luogo ma si tratta di un titolo oggettivo. Solo chi frequenta gli ambienti delle conferenze stato-regioni può comprendere i meccanismi ed i tecnicismi con i quali si realizza un progetto e le difficoltà dunque per realizzarlo e portarlo a buon fine.
Personalmente, per esempio, ho la fortuna di aver visto l’arrivo della metropolitana ad Aversa e a Teverola vi saranno tre fermate, ecco la realizzazione di un progetto enorme arrivato in porto.  Beh, credo che questo sia stato frutto di un lavoro enorme che ha seguito un modello, questo lavoro fatto a livello regionale ritengo debba essere trasferito anche nelle province ed avremo risultati impensati.
Siamo al momento in una fase positiva della vicenda elettorale, il centrodestra dopo i fatti che hanno riguardato Cosentino non è più lo stesso, ora se noi siamo bravi a spiegare le nostre ragioni ed i progetti elettorali, possiamo essere ancora una volta il miglior governo per questa regione e anche per questa provincia".

Il seguente intervento dal tavolo è quello del consigliere Giuseppe Stellato:
"Avere Cascetta qui a Caserta è un momento significativo che apre diversi scenari. Quando si parla di Campania si pone sempre l'accento sulle ombre di una regione ma la nostra regione ha anche raggiunto punti di eccellenza come appunto il sistema integrato dei trasporti. Un sistema che ha ridisegnato il modello dei trasporti tra periferia ed area metropolitana, Si è ricostruito un sitema che vede Napoli non solo come un luogo lontano, irraggiungibile ma un punto d’interscambio che cuce insieme tutto il tessuto connettivo del territorio. Si guarda ora la Regione Campania come un tutt’uno, un luogo che guarda ai traffici grandi del Mediterraneo, ai nuovi affari con le coste dell’Africa. Guardiamo dunque in positivo a questi modelli che vanno valorizzati, la regione può ancora essere punto di riferimento non solo per il meridione ma per l’intero modello nazionale, la Campania è uno snodo fondamentale dell’intera storia del paese, luogo anche di grandi conflitti, dove questo partito sa guardare obiettivi verso i quali tendere. Noi ci candidiamo ad essere classe di governo e punto di riferimento. Cascetta ci indicherà quindi le linee di questo programma.

 Infine l'intervento Cascetta:
"Vogliamo cercare di dare delle risposte alla gente atterso delle basi fondamentali, le linee programmatiche di un progetto. Puurtroppo questo che sembrerebbe l’abc della poltiica non viene messo in pratica non solo in Campania ma nemmeno sull'intero territorio nazionale. Il cittadino così viene allontanato dalla politica, e questo è tanto più vero in Campania. Una politica che sembra del tutto disinteressata, parlare invece di progetti, proposte e cose da fare è questo il miglior contributo che si può darer al partito democratico e alla gente. Partire dai prgrammi dovrebbe consentire anche di arrivare a delle coalizioni politiche. Non è vero che non ci sono più differenze tra destra e sinistra, le differenze si devono leggere nei programmi, dunque penso che un centro sinistra che abbia un programma di centro sinistra rappresenti un partito forte, più forte di un centrodestra che questo programma ha mostrato di non averlo. Il tema dei programmi è un tema che ha una rilevanza politica, anche perché dagli altri partiti, diciamolo non si sente un granchè. Ma è possibile, per esempio che l’Udc non ci dica nulla sui programmi che facciamo per la famiglia, o l'Italia dei Valori non dice niente sui programmi per la lotta alla camorra? Com’è possibile che i partiti che governano con noi non abbiano nulla da dire su quello che si deve fare per il paese?

Allora, questo partito ed io con lui ci siamo assunti la responsabilità  di lavorare su questi punti. Io ho redatto una proposta in 12 punti, (www.enniocascetta.it) Il primo punto è quello di mettere in campo delle politiche per creare lavoro vero, attraverso iniziative di sviluppo responsabile.
Il lavoro non deve essere assistenza ma deve corrispondere ad una resa dei servizi per poi produrre. 
In Campania abbiamo oggi 840mila persone senza lavoro, la partecipazione femminile al lavoro è la più bassa d’Italia. Cosa fare? Ci sono alcune proposte: puntiamo ad un sistema di incentivi alle imprese, da un lato che sia automatico ma anche controllato sulle sue ricadute sull’occupazione.
Poi ci sono grandi scomparti indisutriali, ferrotranviario, aereospazio, domotica, informatica, puntiamo anche su settori innovativi collegati alla green economy. Molti sono qui in provincia di Caserta. Nel ferroviario ci sono 4000 addetti in Campania, neell’aereospaziale 10mila ddetti, settori che se ricevono i contributi giusti sono capaci di attrarre altra occupazione. Ma il settore maggiormente operativo è quello dei servizi. Per esempio il servizio pubblico: l’Acms di Caserta, parliamone, perché questa provincia non deve avere un trasporto puubblico su gomma?
L’Acms di Caserta purtroppo non è in condizioni di essere un servizio funzionante. Sono deciso ad intervenire, come regione, affinche l’Acms possa tornare ad essere un servizio pubblico degno di questo nome in questa provincia.


Il secondo punto riguarda la lotta ferma e dcisa alla criminalità organizzata. La camorra non produce lavoro, anzi distrugge il lavoro. Decine di migliaia di euro sottratti alla gente, si modifica la concorrenza, le imprese non possono essere competitive. Nel rispetto delle competenze, sulla camorra qualcosa possiamo fare. Per esempio eliminare quella famosa zona grigia, nuove regole per gli appalti, neinte più massimo ribasso, stazione unica appaltante, dobbiamo avere il coraggio di mettere in campo azioni che fanno male ma alla lunga rendono… microcredito, sostegno alle piccole e medie imprese attraverso l'associazionismo che mette in rapporto la parte sana della città.
Sanità, solidarietà sociale, sostegno alle fasce deboli. Innovazione universitaria, ricerca, imprese. Qui ci sono dei buoni centri di ricerca, qui la regione Campania ha fatto tanto, dobbiamo spingere su questa strada, le società competitive saranno quelle che sapranno innovare di più. E’ dalla vicinanza tra ricerca e industria che si crea la vera produzione.
Dobbiamo avere il coraggio anche di dire che chi fa ricerca dovrebbe avere un posto di lavoro. Ma perché i ricercatori devono essere dei precari? Quel tipo di lavoro va stabilizzato.

Sesto punto, valorizzazione risorsa territorio. La nostra è una regione duale, binaria, un’unica fascia metropolitana, che va da Santa Maria Capua Vetere a Battipaglia, dove l’80% degli abitanti abita nel 20% del territorio. Il territorio si ricostruisce a partire  dalle infrastrutture, la metropolitana regionale, l’areoposto di Grazzanise…
E poi il grande tema del recupero dei siti inqiinati. Ci sono 3700 i siti inquinati in regione Campania di cui 1700 solo in provincia di Caserta, siamo stati lo sversatoio d’Italia. Fino ad oggi solo 13 di questi siti sono stati bonificati. Che Campania voglimo consegnare ai nostri figli?
Io faccio due proposte, la prima è quella di utilizzare la moneta urbanistica, non soldi, ma servizi, attività… la prima applicazione di questa moneta è stata il piano case.
Un altro punto considera l’energia, l’agricoltura, le biomasse… utilizzare per esempio gli spazi dove la gente è andata via. Possiamo dare una nuova vita e una nuova missione all’agricoltura in questa regione non più quella di produrre cibo, ma quella di produrre energia.

E POI IL TURISMO. Un tema troppo assente in questa provincia. In provincia di Caserta vi sono solo 5 siti e producono soltanto 900mila turisti all’anno, insomma noi dobbiamo fare di più. Vi rendete conto che Caserta ormai dista solo 1 ora e 9 minuti da Roma, una città che fa trenta milioni di turisti all’anno. L’alta velocità sta cambiando il paese… noi dovremmo fare di Napoli e Caserta un unico pacchetto integrato collegato con Roma. A Napoli arrivano centinaia di migliai di crocieristi e nessuno viene a Caserta. Questo grande risultato va spalmato sul territorio.
 



Voglio chiudere. Sei milioni di abitanti per la regione Campania, siamo stati considerati un medio stato europeo, come la Danimarca, purtroppo però uno stato che ha tanti problemi. Diventerà  questa regione sempre più stato e sempre meno ente locale. Queste elezioni del 2010 rappresentano una terza fase anche a causa del federalismo fiscale. Vii saranno enormi conflitti, le regioni hanno competenze che associate al federalismo ne faranno empre di più degli stati di un paese federale. Serve quindi una classe dirigente utile. Se dovesse vincere il centro destra il rischio è che la Campania diventi uno stato COLONIALE.
Una vittoria del centro destra consegnerà questa regione ad un ruolo vassallo. Quale autonomia potrà avere un governo di centro destra nella nostra regione?
Altra cosa importante che abbiamo fatto qui è dare un nuovo statuto, una nuova legge elettorale dunque che consentrirà di avere tempi più rapidi di valutazione, più controllo. La nostra legge elettorale è importante, il livello più alto delle elezioni ricordiamolo ormai spetta alle elezioni regionali. Abbiamo fatto una legge elettorale coraggiosa, dove mi auguro che il prossimo consglio sia molto più rosa. Ce l’hanno attaccata ma noi del centrosinistra, noi in Campania, proprio noi abbiamo avuto ragione.
La competizione elettorale che ci aspetta sarà molto difficle, dobbiamo rimontare. Sono un appassionato del Napoli e proprio questa squadra ci ha dimostrato che rimontare al novantesimo si può e poi diventare anche più forti".






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